E siamo a sessanta.
A questo numero tondo si assesta la nuova edizione del Premio Vallecorsi per il teatro, vera e propria istituzione culturale cittadina da pochissimo tornata in auge grazie alla perseveranza, professionalità e dedizione dell’associazione di promozione sociale Amici del Vallecorsi per il teatro.
L’occasione per “far di conto” la offre la recente pubblicazione del bando-regolamento che come da tradizione detta la linea e le regole per concorrere. Il bando è rivolto a chiunque ovunque residente e intende selezionare lavori teatrali in prosa e in lingua italiana.
In palio per i primi tre classificati premi in denaro (da duemila a 500 euro) e la pubblicazione del testo. Per candidarsi al Premio coi propri elaborati c’è tempo fino al 15 febbraio prossimo; entro questa scadenza dovranno essere inviati i materiali utili seguendo le indicazioni contenute sul sito della manifestazione, www.premiovallecorsi.it. Chiusi i termini spetterà poi alla commissione emettere un giudizio: una giuria composta da cittadini per larga parte toscani selezionerà dieci testi che saranno poi sottoposti a una nota personalità del teatro professionistico (lo scorso anno fu Ugo Pagliai) che in qualità di giudice monocratico stabilità a quali testi attribuire il primo, secondo e terzo premio e le eventuali menzioni.
Il Premio Vallecorsi, ricordiamo, venne istituito nel 1949 in memoria di Francesco Vallecorsi, impiegato delle Officine San Giorgio di Pistoia e infaticabile animatore di una filodrammatica presso il circolo aziendale dello stabilimento. Dopo alcuni anni di rodaggio, il Premio varcò i limiti della provincia, assumendo nel 1957 veste nazionale. Nell’arco della sua attività hanno partecipato al concorso pistoiese diverse migliaia di copioni teatrali ed esso ha annoverato alcuni dei nomi più significativi della storia teatrale italiana del secondo Novecento. Dopo una serie di vicissitudini, nel 2020 è stata infine disciolta la “Fondazione Premio Teatrale Nazionale Vallecorsi”; per non disperdere questo prezioso lavoro un gruppo di ex-dipendenti della Officine San Giorgio (poi divenuta Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi, Breda Costruzione Ferroviarie, Ansaldobreda ed oggi Hitachi Italian Rail) ha deciso di costituire una nuova Associazione per subentrare alla Fondazione che da luglio 2020 non esiste più e ripartire con l’assegnazione del 59esimo Premio assegnato nel 2022. A tirar le fila di questa ripartenza ci sono Moreno Fabbri oggi presidente dell’Aps, Luciano Bertini segretario e Piero Guastini in veste di tesoriere, assieme a Roberto Barontini.
cfr
https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/torna-il-premio-vallecorsi-per-il-teatro-1.8479466