Giovane, dirompente, sfrontata, eclettica. La migliore scena jazzistica contemporanea torna a Firenze per la settima edizione di “A Jazz Supreme”, presentando alcuni tra i progetti più interessanti del panorama italiano e internazionale.
L’apertura è tutta al femminile con la prima assoluta di Inish, il nuovo album della violoncellista Naomi Berrill (13.10, Sala Vanni), proposto nell’inedita dimensione in trio. Nerovivo è frutto della creatività di Evita Polidoro (20.10, Sala Vanni), tra le più quotate batteriste italiane. Sarà uno scambio generazionale quello portato in scena dal Gifts Trio di Dave Douglas (27.10, Sala Vanni), leggendario trombettista statunitense.
Jazz moderno, musica cameristica e musica elettronica si fondono in Fantàsia, progetto del quintetto del contrabbassista romano Jacopo Ferrazza (10.11, Sala Vanni). Tre dei musicisti jazz più lungimiranti d’Europa uniscono le forze per dare vita a Deadeye (17.11, Sala Vanni), supergruppo capitanato dal chitarrista Reinier Baas. Chiude la rassegna Echoes, sax solo di Dario Cecchini che esplora le potenzialità acustiche del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze (14.12, Sala del Paradiso).
Ogni concerto in Sala Vanni è introdotto dalle performance di giovanissimi musicisti jazz, fari luminosi sul futuro della scena italiana. La direzione artistica della rassegna è ancora una volta a cura di Simone Graziano e Fernando Fanutti, Presidente del Musicus Concentus. La grafica di quest’anno è realizzata da Maria Gnozzi.