Pubblichiamo un articolo di Ciro Pellegrino giornalista, nell’attualità curatore e guida della redazione Cronaca di Fanpage.it .
Non fa rumore un teatro che muore?
#Napoli sta avendo una rinascita pazzesca: turisti, tante attività nuove, penso ci siano più set di film e serie tv qui che a Hollywood.
Per questo motivo il silenzio assordante intorno al quale un teatro muore mi fa spavento. Il Nuovo Teatro Sanità fa calare il sipario in un rione che si abboffa di pizze e dolcetti, di panini e aperitivi.
La mattina si gira un film, il pomeriggio la guida turistica viene a far vedere il rione di Totò e la sera ex macellerie e salumerie diventano bottiglierie e baretti.
E un teatro, invece, finisce così.
Nel rione di Totò un teatro muore.
Pare una barzelletta ma è così. Le ragioni sono tecniche, burocratiche ed economiche.
Ma non mi interessano, nunn ‘e vvoglio manco sape’: la notizia è che non si fa più teatro.
Se avesse chiuso una pizzeria famosa avremmo visto i cortei di indignati, gente che si stracciava i capelli.
Fra qualche settimana il quartiere si addobberà a festa e si ricoprirà d’azzurro e il rione Sanità sarà fotografato milioni di volte, in festa e allegria.
Proprio fra questi vicoli traboccanti di vita colore e contraddizione un teatro – che è vita, colore e contraddizione – muore.
Il teatro, anello debole della catena culturale, luogo da tener vivo in ogni modo, ad ogni costo.
A Napoli c’è una atmosfera di festa, tutto al servizio del turista. Io sto per lavoro dietro le quinte della città. E posso dirvi che alcune cose invece sono molto preoccupanti.
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